Per le organizzazioni mafiose la prole rappresenta un vero e proprio capitale umano da impiegare nella conduzione delle attività criminali e per la riproduzione del potere mafioso. Questo sembra essere particolarmente vero nel caso della 'ndrangheta, la organizzazione mafiosa calabrese: all’interno delle famiglie di ’ndranghetisti si attua infatti un meticoloso indottrinamento alla violenza e all’uso delle armi, anche con la mediazione di un sofisticato repertorio di riti, miti e simboli. Interrompere questo processo non significa soltanto restituire i diritti dell’infanzia a minori destinati a una vita criminale ma anche colpire in maniera decisiva le dinamiche che riproducono il potere mafioso.
Battezzati alla morte
PARINI, Ercole Giap
2016-01-01
Abstract
Per le organizzazioni mafiose la prole rappresenta un vero e proprio capitale umano da impiegare nella conduzione delle attività criminali e per la riproduzione del potere mafioso. Questo sembra essere particolarmente vero nel caso della 'ndrangheta, la organizzazione mafiosa calabrese: all’interno delle famiglie di ’ndranghetisti si attua infatti un meticoloso indottrinamento alla violenza e all’uso delle armi, anche con la mediazione di un sofisticato repertorio di riti, miti e simboli. Interrompere questo processo non significa soltanto restituire i diritti dell’infanzia a minori destinati a una vita criminale ma anche colpire in maniera decisiva le dinamiche che riproducono il potere mafioso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.