Il carteggio del 1948 tra Karl Popper e Michael Oakeshott, tradotto per la prima volta in italiano, testimonia l’esistenza di due diversi modi di pensare la politica: quello razionalista, improntato all’“argomentazione” come mezzo razionale per la soluzione non violenta dei problemi (Popper), e quello tradizionalista, ispirato al metodo della “conversazione” come garanzia di apertura alla diversità delle identità (Oakeshott). A risaltare dalle lettere è una mutua influenza circa l’interpretazione dei principali concetti caratterizzanti il pensiero dei due autori che tuttavia non annulla la divergenza di fondo del loro orientamento politico
Il carteggio Karl R. Popper - Michael Oakeshott (1948)
PUPO, Spartaco
2016-01-01
Abstract
Il carteggio del 1948 tra Karl Popper e Michael Oakeshott, tradotto per la prima volta in italiano, testimonia l’esistenza di due diversi modi di pensare la politica: quello razionalista, improntato all’“argomentazione” come mezzo razionale per la soluzione non violenta dei problemi (Popper), e quello tradizionalista, ispirato al metodo della “conversazione” come garanzia di apertura alla diversità delle identità (Oakeshott). A risaltare dalle lettere è una mutua influenza circa l’interpretazione dei principali concetti caratterizzanti il pensiero dei due autori che tuttavia non annulla la divergenza di fondo del loro orientamento politicoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.