Dopo una breve ricognizione della fortuna di Plauto a Firenze tra Quattro e Cinquecento, l’analisi si concentra sul rapporto del teatro machiavelliano con le commedie dell’autore latino. Anziché seguire la prospettiva più tradizionale negli studi, che restringe lo sguardo esclusivamente sulla "Clizia" come riscrittura della "Casina" (il rapporto tra le due commedie viene riesaminato solo alla fine del saggio), l’indagine si articola lungo due linee principali: da una parte si mettono a fuoco citazioni e echi plautini nella "Mandragola", dall’altra si sottolinea il riuso nella "Clizia" di altre commedie di Plauto, in particolar modo dell’"Asinaria" e del "Mercator".
"Machiavelli plautino. Qualche scheda teatrale"
FIGORILLI, Maria Cristina
2016-01-01
Abstract
Dopo una breve ricognizione della fortuna di Plauto a Firenze tra Quattro e Cinquecento, l’analisi si concentra sul rapporto del teatro machiavelliano con le commedie dell’autore latino. Anziché seguire la prospettiva più tradizionale negli studi, che restringe lo sguardo esclusivamente sulla "Clizia" come riscrittura della "Casina" (il rapporto tra le due commedie viene riesaminato solo alla fine del saggio), l’indagine si articola lungo due linee principali: da una parte si mettono a fuoco citazioni e echi plautini nella "Mandragola", dall’altra si sottolinea il riuso nella "Clizia" di altre commedie di Plauto, in particolar modo dell’"Asinaria" e del "Mercator".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.