Il presente articolo si sofferma sul controverso rapporto esistente fra parlanti nativi e parlanti non nativi, con riferimento a un contesto socio-linguistico. Partendo dal presupposto che da un punto di vista linguistico le differenze fra parlanti nativi e parlanti non nativi esistono, l’articolo si propone di mettere in discussione il tradizionale modello di parlante nativo e il suo ruolo privilegiato nell’indagine linguistica. La diffusione su scala mondiale della lingua inglese, specialmente nei paesi post-coloniali, dove si sta assistendo a una trasformazione della lingua inglese in numerosissime e originali varietà, ci costringe a mettere in discussione la validità universale del parlante nativo monolingue, e a spostare, a mio avviso, gli interessi di ricerca, su un plurilingue e competente parlante non nativo che meglio può esprimere le realtà multi-culturali della società odierna. La classe di lingua, a tale proposito, può avere un ruolo importante nel rendere gli studenti consapevoli che diverse varietà della stessa lingua esistono, che l’inglese è parlato con diversi accenti, e che non-standard può spesso rappresentare una occasione di apprendimento e di crescita che va al di là della sola competenza linguistica.
Who owns English? Roles and issues of the Native and New/Non Native Speaker
DE BARTOLO, Anna Maria
2007-01-01
Abstract
Il presente articolo si sofferma sul controverso rapporto esistente fra parlanti nativi e parlanti non nativi, con riferimento a un contesto socio-linguistico. Partendo dal presupposto che da un punto di vista linguistico le differenze fra parlanti nativi e parlanti non nativi esistono, l’articolo si propone di mettere in discussione il tradizionale modello di parlante nativo e il suo ruolo privilegiato nell’indagine linguistica. La diffusione su scala mondiale della lingua inglese, specialmente nei paesi post-coloniali, dove si sta assistendo a una trasformazione della lingua inglese in numerosissime e originali varietà, ci costringe a mettere in discussione la validità universale del parlante nativo monolingue, e a spostare, a mio avviso, gli interessi di ricerca, su un plurilingue e competente parlante non nativo che meglio può esprimere le realtà multi-culturali della società odierna. La classe di lingua, a tale proposito, può avere un ruolo importante nel rendere gli studenti consapevoli che diverse varietà della stessa lingua esistono, che l’inglese è parlato con diversi accenti, e che non-standard può spesso rappresentare una occasione di apprendimento e di crescita che va al di là della sola competenza linguistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.