Questo lavoro costituisce la sintesi di una ricerca sulla percezione del rischio sismico nel territorio del Pollino, dove, dal 2010, è in corso uno sciame sismico che sta interessando la zona a cavallo tra Calabria e Basilicata. Downs ha distinto tre aspetti diversi nell’ambito della percezione dell’ambiente: strutturale, preferenziale e valutativo. All’interno di questo terzo aspetto, la percezione del rischio sismico rappresenta una dimensione importante per la pianificazione. In tale contesto, la Geoetica può certamente contribuire soprattutto nell’educare a percepire il territorio in termini di gestione integrata del rischio fino a divenire strumento in grado di potenziare la resilienza. Nell’ambito educativo-pedagogico, il concetto di resilienza trova applicazione soprattutto per quello che riguarda la sfera delle abilità del bambino nel gestire con efficacia lo stress e le difficoltà di tutti i giorni. Nel contesto dell’educazione al rischio, migliorare le comunicazioni, la coscienza della complessità del rischio e il livello di preparazione significherebbe aumentare la resilienza del territorio e permetterne una pianificazione e una gestione più efficace. In tale contesto, è stato somministrato un questionario agli studenti della scuola primaria e secondaria di alcuni paesi colpiti dal terremoto del Pollino, ai fini di far emergere le conoscenze effettivamente possedute e legate all’età, all’esperienza, alle zone di provenienza e le percezioni che i discenti mostrano di avere in relazione al fenomeno sismico. A questi paesi si aggiunge nella ricerca Muro Lucano, centro culturale ed economico colpito fortemente dal terremoto dell’Irpinia del 1980. I dati mettono insieme convinzioni, dubbi, comportamenti relativi alla percezione del rischio sismico e alla capacita di affrontarlo con misure e strumenti concreti. I dati e le opinioni raccolti saranno utili a progettare e a realizzare nuovi strumenti informativi, sempre più adeguati ai bisogni di tutti i cittadini, rispetto ai rischi naturali come il terremoto, stimolando la resilienza territoriale
"I terremoti dell'Irpinia e del Pollino: memoria storica, comunicazione e percezione attuale tra Geoetica e Geografia"
BERNARDO, Marcello;Muto F.
2013-01-01
Abstract
Questo lavoro costituisce la sintesi di una ricerca sulla percezione del rischio sismico nel territorio del Pollino, dove, dal 2010, è in corso uno sciame sismico che sta interessando la zona a cavallo tra Calabria e Basilicata. Downs ha distinto tre aspetti diversi nell’ambito della percezione dell’ambiente: strutturale, preferenziale e valutativo. All’interno di questo terzo aspetto, la percezione del rischio sismico rappresenta una dimensione importante per la pianificazione. In tale contesto, la Geoetica può certamente contribuire soprattutto nell’educare a percepire il territorio in termini di gestione integrata del rischio fino a divenire strumento in grado di potenziare la resilienza. Nell’ambito educativo-pedagogico, il concetto di resilienza trova applicazione soprattutto per quello che riguarda la sfera delle abilità del bambino nel gestire con efficacia lo stress e le difficoltà di tutti i giorni. Nel contesto dell’educazione al rischio, migliorare le comunicazioni, la coscienza della complessità del rischio e il livello di preparazione significherebbe aumentare la resilienza del territorio e permetterne una pianificazione e una gestione più efficace. In tale contesto, è stato somministrato un questionario agli studenti della scuola primaria e secondaria di alcuni paesi colpiti dal terremoto del Pollino, ai fini di far emergere le conoscenze effettivamente possedute e legate all’età, all’esperienza, alle zone di provenienza e le percezioni che i discenti mostrano di avere in relazione al fenomeno sismico. A questi paesi si aggiunge nella ricerca Muro Lucano, centro culturale ed economico colpito fortemente dal terremoto dell’Irpinia del 1980. I dati mettono insieme convinzioni, dubbi, comportamenti relativi alla percezione del rischio sismico e alla capacita di affrontarlo con misure e strumenti concreti. I dati e le opinioni raccolti saranno utili a progettare e a realizzare nuovi strumenti informativi, sempre più adeguati ai bisogni di tutti i cittadini, rispetto ai rischi naturali come il terremoto, stimolando la resilienza territorialeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.