Lo spirito della nuova riforma è quello di incoraggiare le Università italiane ad offrire e garantire agli studenti dei percorsi formativi qualificanti migliorando così la propria offerta didattica. Ogni Ateneo deve, per ogni corso di laurea, prevedere attività didattiche diversificate fra loro in modo da sfruttare e, allo stesso tempo, arricchire le risorse culturali e tecnologiche presenti sul proprio territorio. L’università deve tendere a fortificare il rapporto con il territorio in modo da creare delle sinergie attive fra l’istituzione ed il mondo del lavoro. Diviene allora importante preparare i nuovi laureati non solo dal punto di vista teorico ma abituarli, fin dai primi anni, alle attività pratiche di laboratorio in modo che acquisiscano abilità e dimestichezza nell’usare gli strumenti. In realtà, occorre affiancare alle tradizionali metodologie didattiche, come la lezione frontale (spiegazione di concetti), esperienze di laboratorio supportate sia da materiali didattici “poveri” (strumenti non molto complessi) che tecnologici (come l’uso dell’elaboratore).

Processi educativi e nuovi percorsi di apprendimento nell’insegnamento delle Scienze Naturali

Sperone E;SERVIDIO, Rocco Carmine
2006-01-01

Abstract

Lo spirito della nuova riforma è quello di incoraggiare le Università italiane ad offrire e garantire agli studenti dei percorsi formativi qualificanti migliorando così la propria offerta didattica. Ogni Ateneo deve, per ogni corso di laurea, prevedere attività didattiche diversificate fra loro in modo da sfruttare e, allo stesso tempo, arricchire le risorse culturali e tecnologiche presenti sul proprio territorio. L’università deve tendere a fortificare il rapporto con il territorio in modo da creare delle sinergie attive fra l’istituzione ed il mondo del lavoro. Diviene allora importante preparare i nuovi laureati non solo dal punto di vista teorico ma abituarli, fin dai primi anni, alle attività pratiche di laboratorio in modo che acquisiscano abilità e dimestichezza nell’usare gli strumenti. In realtà, occorre affiancare alle tradizionali metodologie didattiche, come la lezione frontale (spiegazione di concetti), esperienze di laboratorio supportate sia da materiali didattici “poveri” (strumenti non molto complessi) che tecnologici (come l’uso dell’elaboratore).
2006
88-8101-254-5
Apprendimento; Didattica; Scienze
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/173191
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