Nei casi di omicidi o morti violente in cui l’entomologia forense è coinvolta nella ricostruzione della scena criminis, le evidenze entomologiche sono utili per la stima dell’epoca della morte di un soggetto (o IPM). A tale scopo, le conoscenze sulla distribuzione e sulle preferenze ecologiche della fauna necrofaga rivestono un’importanza notevole nelle investigazioni giudiziarie e medico legali.Il 24 Maggio 2013 a Cosenza all’interno di un appartamento è stato rinvenuto il corpo di un uomo di 50 anni, in avanzato stadio di decomposizione (fig. 1). Le evidenze entomologiche sono state raccolte dal corpo e intorno ad esso, seguendo gli standard e le linee guida internazionali (Amendt et al., 2007). I dati relativi alle temperature antecedenti il ritrovamento del corpo sono stati ottenuti dal Centro Funzionale Multirischi della Calabria - ARPACAL. Sulla scena la temperatura ambientale e la temperatura della massa larvale sono state misurate con l’ausilio di un termometro digitale.Sono state identificate cinque specie di interesse: Calliphora vicina Robineau-Desvoidy 1830, Lucilia sericata (Meigen 1826), Sarcophaga (Liopygia) crassipalpis Macquart 1839), Fannia scalaris (Fabricius 1794) e Hydrotaea ignava (Harris 1780). Come indicatore forense per la stima dell’Intervallo Post Mortem minimo (IPMm) è stata considerata Calliphora vicina. L’associazione tra S. crassipalpis (fig. 2) ed un corpo esposto in ambiente indoor, risulta il primo report in Italia. Questa specie considerata un agente miasìgeno capace di infestare sia uomini che animali è ampiamente distribuita in Portogallo ed in Spagna. In Calabria il Sarcophagidae mostra preferenze sinantropiche, colonizzando corpi esposti all’ombra, contrariamente a quanto osservato in altre aree geografiche (Prado e Castro et al., 2010; (Bonacci et al., 2014).La presenza sul cadavere di numerose larve di S. crassipalpis suggerisce, al pari di altre specie rinvenute in ambienti indoor (Calliphora vicina, Lucilia sericata e Chrysomya albiceps), l’importanza che la specie potrebbe rivestire nelle indagini medico-legali in Calabria. L’elevato numero di specie repertate sul cadavere e sulla scena (contrariamente a quanto riportato da altri autori), in relazione alla stagione ed all’area geografica, sottolinea l’importanza di valutare ogni caso nella sua “unicità” e in un contesto geografico regionale (Bonacci et al., 2014).

Sarcophaga (Liopygia) crassipalpis Macquart 1839 rivenuta su un cadavere in ambiente indoor a Cosenza

BONACCI, Teresa;Brandmayr P;
2014-01-01

Abstract

Nei casi di omicidi o morti violente in cui l’entomologia forense è coinvolta nella ricostruzione della scena criminis, le evidenze entomologiche sono utili per la stima dell’epoca della morte di un soggetto (o IPM). A tale scopo, le conoscenze sulla distribuzione e sulle preferenze ecologiche della fauna necrofaga rivestono un’importanza notevole nelle investigazioni giudiziarie e medico legali.Il 24 Maggio 2013 a Cosenza all’interno di un appartamento è stato rinvenuto il corpo di un uomo di 50 anni, in avanzato stadio di decomposizione (fig. 1). Le evidenze entomologiche sono state raccolte dal corpo e intorno ad esso, seguendo gli standard e le linee guida internazionali (Amendt et al., 2007). I dati relativi alle temperature antecedenti il ritrovamento del corpo sono stati ottenuti dal Centro Funzionale Multirischi della Calabria - ARPACAL. Sulla scena la temperatura ambientale e la temperatura della massa larvale sono state misurate con l’ausilio di un termometro digitale.Sono state identificate cinque specie di interesse: Calliphora vicina Robineau-Desvoidy 1830, Lucilia sericata (Meigen 1826), Sarcophaga (Liopygia) crassipalpis Macquart 1839), Fannia scalaris (Fabricius 1794) e Hydrotaea ignava (Harris 1780). Come indicatore forense per la stima dell’Intervallo Post Mortem minimo (IPMm) è stata considerata Calliphora vicina. L’associazione tra S. crassipalpis (fig. 2) ed un corpo esposto in ambiente indoor, risulta il primo report in Italia. Questa specie considerata un agente miasìgeno capace di infestare sia uomini che animali è ampiamente distribuita in Portogallo ed in Spagna. In Calabria il Sarcophagidae mostra preferenze sinantropiche, colonizzando corpi esposti all’ombra, contrariamente a quanto osservato in altre aree geografiche (Prado e Castro et al., 2010; (Bonacci et al., 2014).La presenza sul cadavere di numerose larve di S. crassipalpis suggerisce, al pari di altre specie rinvenute in ambienti indoor (Calliphora vicina, Lucilia sericata e Chrysomya albiceps), l’importanza che la specie potrebbe rivestire nelle indagini medico-legali in Calabria. L’elevato numero di specie repertate sul cadavere e sulla scena (contrariamente a quanto riportato da altri autori), in relazione alla stagione ed all’area geografica, sottolinea l’importanza di valutare ogni caso nella sua “unicità” e in un contesto geografico regionale (Bonacci et al., 2014).
2014
Entomologia forense; Indicatore forense; Cosenza, Calabria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/175959
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