De Rada dialettologo: spigolature dialettologiche in alcune sue pubblicazioni

Si può definire Girolamo De Rada ‘dialettologo’? Basterebbe l’aver egli descritto in due Grammatiche (1870 e 1894) la parlata (integrata) della comunità di Macchia Albanese, per considerarlo tale a tutti gli effetti? Nell’accezione moderna, dialettologo è il linguista che si occupa e studia con metodo scientifico i dialetti, ma è possibile estendere tale definizione anche ai ‘dialettologi della prima ora’? Se alle due grammatiche deradiane aggiungiamo anche tutti i rilevamenti di tipo dialettale sparsi qua e là nelle note e nei testi delle sue opere, allora il quadro comincia a diventare molto più completo e interessante. Né si può evadere del tutto il bisogno di fare anche i conti con la realtà del tempo in cui visse e operò De Rada, comparata alle epoche successive e alla nostra contemporanea; momenti storici in cui la figura del dialettologo, scientificamente preparato e votato allo studio dei vari aspetti della dialettologia, con escursioni anche in altri campi specialistici, è venuta ad assumere una valenza che non era ancora del tutto delineata ai tempi di De Rada. Questo contributo focalizza gli interessi dialettologici del De Rada e, per mezzo di numerosi esempi tratti dalle sue opere, determina il suo contributo nel gettare le basi della proto-dialettologia arbëreshe.