Molti studi hanno evidenziato che i pesticidi, usati comunemente contro specie invasive e/o fitoparassite nelle aree agricole, hanno effetti negativi anche su specie benefiche di insetti che vivono nei coltivi e che ricoprono un ruolo nella rete trofica come predatori, impollinatori e parassitoidi. I Coleotteri Carabidi svolgono un ruolo importante nelle reti trofiche degli agroecosistemi come predatori di specie invasive (afidi, larve di lepidotteri, lumache e ditteri). In Calabria, sull’altopiano della Sila, la tipologia di suolo e le condizioni climatiche hanno favorito la diffusione della coltivazione delle patate in cui vengono impiegati fitofarmaci, prevalentemente piretroidi e funghicidi (lambda-cialotrina, cimoxamil), contro Insetti, Nematodi e peronospora. In questo studio è stato scelto come modello Calathus fuscipes, un predatore generalista molto comune nei campi coltivati. La variazione di alcuni parametri immunologici (fenolossidasi ed attività litica dell’emolinfa) e morfometrici di esemplari prelevati in un campo coltivato a patate e sono stati analizzati e confrontati con esemplari di controllo provenienti da un pascolo dell’altopiano al fine di valutare gli effetti sub-letali dei fitofarmaci su specie benefiche non-targhet in condizioni di esposizione cronica. L’analisi fotometrica ha evidenziato una significativa elevata attività basale della fenolossidasi (Wilcoxon rank sum test, p=0.0036, n=) negli individui provenienti dai coltivi rispetto agli esemplari di controllo. Non sono state rilevate differenze significative nei valori di attività enzimatica né per i valori di fenolossidasi totale né per l’attività litica dell’emolinfa. Per le analisi morfometriche sono stati misurati i seguenti parametri: lunghezza del corpo, lunghezza e larghezza di capo, pronoto ed elitra. Le analisi hanno confermato il dimorfismo sessuale negli esemplari provenienti da entrambi i siti. Le femmine provenienti dal campo di patate risultano significativamente più piccole rispetto al controllo per i valori relativi alla lunghezza delle elitre (Wilcoxon rank sum test, p=0.011) ed alle dimensioni del pronoto (Wilcoxon rank sum test, p=0.0027). Nei maschi provenienti dai coltivi solo le dimensioni del pronoto risultano ridotte rispetto al controllo (Wilcoxon rank sum test, p=0.06). Le variazioni dei parametri morfologici e l’interferenza con i processi di melanizzazione mostra che, in questa specie, l’esposizione cronica ha effetti sia a livello di organismo che di popolazione.

Impatto dei pesticidi su specie di insetti non-target: Calathus fuscipes Goeze, 1777 (Coleoptera: Carabidae) come modello. XXV Congresso Nazionale di Entomologia

GIGLIO, Anita;Brandmayr P;Mazzei A;
2016-01-01

Abstract

Molti studi hanno evidenziato che i pesticidi, usati comunemente contro specie invasive e/o fitoparassite nelle aree agricole, hanno effetti negativi anche su specie benefiche di insetti che vivono nei coltivi e che ricoprono un ruolo nella rete trofica come predatori, impollinatori e parassitoidi. I Coleotteri Carabidi svolgono un ruolo importante nelle reti trofiche degli agroecosistemi come predatori di specie invasive (afidi, larve di lepidotteri, lumache e ditteri). In Calabria, sull’altopiano della Sila, la tipologia di suolo e le condizioni climatiche hanno favorito la diffusione della coltivazione delle patate in cui vengono impiegati fitofarmaci, prevalentemente piretroidi e funghicidi (lambda-cialotrina, cimoxamil), contro Insetti, Nematodi e peronospora. In questo studio è stato scelto come modello Calathus fuscipes, un predatore generalista molto comune nei campi coltivati. La variazione di alcuni parametri immunologici (fenolossidasi ed attività litica dell’emolinfa) e morfometrici di esemplari prelevati in un campo coltivato a patate e sono stati analizzati e confrontati con esemplari di controllo provenienti da un pascolo dell’altopiano al fine di valutare gli effetti sub-letali dei fitofarmaci su specie benefiche non-targhet in condizioni di esposizione cronica. L’analisi fotometrica ha evidenziato una significativa elevata attività basale della fenolossidasi (Wilcoxon rank sum test, p=0.0036, n=) negli individui provenienti dai coltivi rispetto agli esemplari di controllo. Non sono state rilevate differenze significative nei valori di attività enzimatica né per i valori di fenolossidasi totale né per l’attività litica dell’emolinfa. Per le analisi morfometriche sono stati misurati i seguenti parametri: lunghezza del corpo, lunghezza e larghezza di capo, pronoto ed elitra. Le analisi hanno confermato il dimorfismo sessuale negli esemplari provenienti da entrambi i siti. Le femmine provenienti dal campo di patate risultano significativamente più piccole rispetto al controllo per i valori relativi alla lunghezza delle elitre (Wilcoxon rank sum test, p=0.011) ed alle dimensioni del pronoto (Wilcoxon rank sum test, p=0.0027). Nei maschi provenienti dai coltivi solo le dimensioni del pronoto risultano ridotte rispetto al controllo (Wilcoxon rank sum test, p=0.06). Le variazioni dei parametri morfologici e l’interferenza con i processi di melanizzazione mostra che, in questa specie, l’esposizione cronica ha effetti sia a livello di organismo che di popolazione.
2016
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