Il gioco degli scacchi conquista nuovi territori non solo per le sue qualità intrinseche, ma anche percè funzionale all'ideologia dei gruppi dominanti o emergenti. Dal XVI al XVIIII secolo la sua diffusione e legittimazione in aree periferiche come la Calabria è incoraggiata e gestita dalle grandi dinastie europee, in primo luogo da quella spagnola. Gli scacchi, metafora della società d'ancien regime, affermano le gerarchie esistenti, celebrano il potere assoluto del sovrano e l'arte della guerra, da sempre privilegio dei nobili.Gli scacchisti calabresi sono ritenuti tra i giocatori più temibili e sulle loro straordinarie imprese si raccontano abeddoti che li presentano come cavalieri erranti. Contesi e viziati dagli aristocratici, sono ricoperti di onori e ricchezze, ma la loro vita è difficile e avventurosa. Per primeggiare tra centinaia di di bravi giocatori bisogna tenersi sempre in allenamento e avere nervi saldi poiché basta una sola sconfitta perché la gloria tramonti. Alla fine sono uomini sviliti e infelici degni di compassione poiché vivono una vita raminga, subiscono aggressioni e sposso muoiono soli e in miseria.
Cavalieri erranti. Fortuna e declino degli scacchi in Calabria (XVI-XVIII secolo)
SOLE, Giovanni
2014-01-01
Abstract
Il gioco degli scacchi conquista nuovi territori non solo per le sue qualità intrinseche, ma anche percè funzionale all'ideologia dei gruppi dominanti o emergenti. Dal XVI al XVIIII secolo la sua diffusione e legittimazione in aree periferiche come la Calabria è incoraggiata e gestita dalle grandi dinastie europee, in primo luogo da quella spagnola. Gli scacchi, metafora della società d'ancien regime, affermano le gerarchie esistenti, celebrano il potere assoluto del sovrano e l'arte della guerra, da sempre privilegio dei nobili.Gli scacchisti calabresi sono ritenuti tra i giocatori più temibili e sulle loro straordinarie imprese si raccontano abeddoti che li presentano come cavalieri erranti. Contesi e viziati dagli aristocratici, sono ricoperti di onori e ricchezze, ma la loro vita è difficile e avventurosa. Per primeggiare tra centinaia di di bravi giocatori bisogna tenersi sempre in allenamento e avere nervi saldi poiché basta una sola sconfitta perché la gloria tramonti. Alla fine sono uomini sviliti e infelici degni di compassione poiché vivono una vita raminga, subiscono aggressioni e sposso muoiono soli e in miseria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.