The increase of annual emission of CO2 from fossils combustible is evaluated, from 1890 to the 2020, from about 0 to 22•1012 kg/year and the concentration in atmosphere from about 0 to 550 ppm, equal to about 1000 mg/Nm3. The problem is that the Earth's average temperature, because of these increases of CO2 concentration, is increased from 1880 to 1946, approximately 1,1 °C, with peaks located in Greenland of about 3 °C. For this increase of the Earth's average temperature great polar glaciers could melt with possible increases, in the next 200-500 years, sea levels up to 3-4 m and increases likely in the next century of 0.2-1.5 m. Then, appears a state of generalized environmental alarm, that put forward measures and strategies by all the nations of the world. They may be briefly so distinct: • scission of the CO2 with plants that require high costs for big energy absorptions and huge financial engagements; • absorption of CO2 by biological methods such as the planting of big trees on a large scale; • reduce carbon dioxide in the atmosphere, with savings and rational and efficient use of energy in residential and industrial areas; • production of electric energy with systems that see the use of renewable or nuclear energy; • diffuse employment of the hydrogen produced through solar in the society's different sectors. The Authors, in this work, are more detail on this last measure of the CO2 control, treating both the possible uses of the hydrogen and the entity of the pollution chemical produced during his combustion in relation to classical conventional fuels (coal, methane and diesel oil). In particular, is highlighted at first a diagram on a "virtuous" cycle (sun, hydrolysis and combustion of the H2) that synthesizes in a qualitative and quantitative hoped the idea of an energy sustainable option to hydrogen to developing as the rings of the basic chain: solar cells and fuel cells. With stoichiometric calculations, the ecological comparison is made between the combustion of the H2 with that of the conventional above-mentioned fossils combustibles at the purpose to outline, in agreement to the protocol of Kyoto, a valid measure for the reduction of the CO2.

L'aumento di emissione annua di CO2 da combustibili fossili è valutato, dal 1890 al 2020, da circa 0 a 22 x 1012 kg/anno, e la concentrazione in atmosfera da circa 0 a 550 ppm, pari a circa 1000 mg/Nm3. Il problema è che la temperatura terrestre, a causa di tali aumenti di concentrazione di CO2, è cresciuta, dal 1880 al 1946, di circa 1,1 °C, con punte localizzate in Groenlandia di circa 3 °C. Per questo fenomeno di incremento della temperatura media terrestre i grandi ghiacciai polari potrebbero sciogliersi con aumenti possibili, nei prossimi 200-500 anni, del livello dei mari sino a 3-4 m ed innalzamenti probabili, nel prossimo secolo, di 0,2-1,5 m. Allora, appare all'orizzonte uno stato di allarme ambientale generalizzato che porti alla messa in campo, da parte di tutte le nazioni del mondo, di misure e strategie. Esse possono essere, sommariamente, così distinte: - Scissione della CO2 con impianti che richiedono alti costi per grossi assorbimenti di energia ed ingenti impegni finanziari; - Assorbimento di CO2 con metodi biologici quale la piantumazione di grossi alberi su vasta scala; - Diminuzione dell'anidride carbonica nell'atmosfera con risparmi ed uso razionale nonché efficiente di energia nei campi civili ed industriali; - Produzione di energia elettrica con sistemi che vedono l'impiego di energia rinnovabile o nucleare; - Impiego diffuso dell'idrogeno prodotto per via solare nei diversi settori della società. Gli Autori, nella memoria, si soffermano più dettagliatamente su quest'ultima misura di controllo della CO2, trattando sia i possibili utilizzi dell'H2 che l'entità dell'inquinamento chimico prodotto durante la sua combustione in relazione ai classici combustibili convenzionali (carbone, metano e gasolio). In particolare è evidenziato dapprima un diagramma su un ciclo "virtuoso" (sole, idrolisi e combustione dell'H2) che sintetizza in modo quali-quantitativo l'idea auspicabile di un'opzione energetica sostenibile ad idrogeno qualora si sviluppino gli anelli basilari di tale catena: celle solari e celle a combustibile.- Con calcoli stechiometrici, si opera il confronto ecologico tra la combustione dell'H2 con quella dei suddetti combustibili fossili convenzionali al fine di delineare, in accordo al protocollo di Kyoto, una misura valida per il contenimento della CO2 .

Il Controllo Della Co2 : Misure E Strategie

NICOLETTI, Giovanni;
2009-01-01

Abstract

The increase of annual emission of CO2 from fossils combustible is evaluated, from 1890 to the 2020, from about 0 to 22•1012 kg/year and the concentration in atmosphere from about 0 to 550 ppm, equal to about 1000 mg/Nm3. The problem is that the Earth's average temperature, because of these increases of CO2 concentration, is increased from 1880 to 1946, approximately 1,1 °C, with peaks located in Greenland of about 3 °C. For this increase of the Earth's average temperature great polar glaciers could melt with possible increases, in the next 200-500 years, sea levels up to 3-4 m and increases likely in the next century of 0.2-1.5 m. Then, appears a state of generalized environmental alarm, that put forward measures and strategies by all the nations of the world. They may be briefly so distinct: • scission of the CO2 with plants that require high costs for big energy absorptions and huge financial engagements; • absorption of CO2 by biological methods such as the planting of big trees on a large scale; • reduce carbon dioxide in the atmosphere, with savings and rational and efficient use of energy in residential and industrial areas; • production of electric energy with systems that see the use of renewable or nuclear energy; • diffuse employment of the hydrogen produced through solar in the society's different sectors. The Authors, in this work, are more detail on this last measure of the CO2 control, treating both the possible uses of the hydrogen and the entity of the pollution chemical produced during his combustion in relation to classical conventional fuels (coal, methane and diesel oil). In particular, is highlighted at first a diagram on a "virtuous" cycle (sun, hydrolysis and combustion of the H2) that synthesizes in a qualitative and quantitative hoped the idea of an energy sustainable option to hydrogen to developing as the rings of the basic chain: solar cells and fuel cells. With stoichiometric calculations, the ecological comparison is made between the combustion of the H2 with that of the conventional above-mentioned fossils combustibles at the purpose to outline, in agreement to the protocol of Kyoto, a valid measure for the reduction of the CO2.
2009
L'aumento di emissione annua di CO2 da combustibili fossili è valutato, dal 1890 al 2020, da circa 0 a 22 x 1012 kg/anno, e la concentrazione in atmosfera da circa 0 a 550 ppm, pari a circa 1000 mg/Nm3. Il problema è che la temperatura terrestre, a causa di tali aumenti di concentrazione di CO2, è cresciuta, dal 1880 al 1946, di circa 1,1 °C, con punte localizzate in Groenlandia di circa 3 °C. Per questo fenomeno di incremento della temperatura media terrestre i grandi ghiacciai polari potrebbero sciogliersi con aumenti possibili, nei prossimi 200-500 anni, del livello dei mari sino a 3-4 m ed innalzamenti probabili, nel prossimo secolo, di 0,2-1,5 m. Allora, appare all'orizzonte uno stato di allarme ambientale generalizzato che porti alla messa in campo, da parte di tutte le nazioni del mondo, di misure e strategie. Esse possono essere, sommariamente, così distinte: - Scissione della CO2 con impianti che richiedono alti costi per grossi assorbimenti di energia ed ingenti impegni finanziari; - Assorbimento di CO2 con metodi biologici quale la piantumazione di grossi alberi su vasta scala; - Diminuzione dell'anidride carbonica nell'atmosfera con risparmi ed uso razionale nonché efficiente di energia nei campi civili ed industriali; - Produzione di energia elettrica con sistemi che vedono l'impiego di energia rinnovabile o nucleare; - Impiego diffuso dell'idrogeno prodotto per via solare nei diversi settori della società. Gli Autori, nella memoria, si soffermano più dettagliatamente su quest'ultima misura di controllo della CO2, trattando sia i possibili utilizzi dell'H2 che l'entità dell'inquinamento chimico prodotto durante la sua combustione in relazione ai classici combustibili convenzionali (carbone, metano e gasolio). In particolare è evidenziato dapprima un diagramma su un ciclo "virtuoso" (sole, idrolisi e combustione dell'H2) che sintetizza in modo quali-quantitativo l'idea auspicabile di un'opzione energetica sostenibile ad idrogeno qualora si sviluppino gli anelli basilari di tale catena: celle solari e celle a combustibile.- Con calcoli stechiometrici, si opera il confronto ecologico tra la combustione dell'H2 con quella dei suddetti combustibili fossili convenzionali al fine di delineare, in accordo al protocollo di Kyoto, una misura valida per il contenimento della CO2 .
COMBUSTIBILI; INQUINAMENTO; IMPATTO AMBIENTALE
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/185572
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