Zygmunt Bauman, in un testo di una ventina di anni fa ma proposto nella nostra lingua da meno di uno1, ha messo in evidenza come i nostri tempi siano attraversati dall‟ambivalenza, quella stessa che, nel mentre afferma un principio, ne mette in evidenza immediatamente le mille complicazioni, fino a produrre la sua stessa alterità. Frutto, tutto questo, di un progetto della modernità giunto al capolinea della sua disarticolazione e del‟esaurirsi della sua capacità di tenere insieme la coerenza delle cose. Dal Mediterraneo viene la possibilità di confermare la capacità euristica dello stesso concetto di ambivalenza, dato che poche cose come questo mare, racchiuso e che racchiude una costellazione di territori, popoli, lingue, suoni, è espressione di ciò che unisce e accomuna e che, al contempo, divide e separa.
Sguardi incrociati sul Mediterraneo
D. Loprieno
;E. Parini
2011-01-01
Abstract
Zygmunt Bauman, in un testo di una ventina di anni fa ma proposto nella nostra lingua da meno di uno1, ha messo in evidenza come i nostri tempi siano attraversati dall‟ambivalenza, quella stessa che, nel mentre afferma un principio, ne mette in evidenza immediatamente le mille complicazioni, fino a produrre la sua stessa alterità. Frutto, tutto questo, di un progetto della modernità giunto al capolinea della sua disarticolazione e del‟esaurirsi della sua capacità di tenere insieme la coerenza delle cose. Dal Mediterraneo viene la possibilità di confermare la capacità euristica dello stesso concetto di ambivalenza, dato che poche cose come questo mare, racchiuso e che racchiude una costellazione di territori, popoli, lingue, suoni, è espressione di ciò che unisce e accomuna e che, al contempo, divide e separa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.