Il contrasto alla povertà estrema e il lavoro con gli homeless può non limitarsi a rispondere alle esigenze primarie di sopravvivenza, ma mirare a promuovere la persona, anche in contesti di welfare debole. Il lavoro di strada per cercare di costruire relazioni solide, uno sportello di ascolto per individuare le potenzialità che la persona può esprimere nell’ottica di un percorso di integrazione, l’housing first e quindi il passaggio dalla strada ad abitazioni: questi gli ingredienti di un intervento in atto da oltre tre anni in Calabria.

Verso casa. Si può favorire l'integrazione delle persone senza dimora in contesti di welfare deboli? Il caso di Cosenza-Rende

Sabina Licursi;Giorgio Marcello
2017-01-01

Abstract

Il contrasto alla povertà estrema e il lavoro con gli homeless può non limitarsi a rispondere alle esigenze primarie di sopravvivenza, ma mirare a promuovere la persona, anche in contesti di welfare debole. Il lavoro di strada per cercare di costruire relazioni solide, uno sportello di ascolto per individuare le potenzialità che la persona può esprimere nell’ottica di un percorso di integrazione, l’housing first e quindi il passaggio dalla strada ad abitazioni: questi gli ingredienti di un intervento in atto da oltre tre anni in Calabria.
2017
Housing First; homelessness; welfare
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/272128
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