Questo contributo intende analizzare i processi di trasformazione agraria del sud Europa, individuandone la specificità e mettendo a fuoco le attuali forme di lotta e resistenza e vuole anche riflettere sul ruolo che hanno in essi i processi migratori che attraversano il bacino del Mediterraneo, che si costituisce, all’interno dei regimi di mobilità, in “confine”, che può essere pensato come una “ferita coloniale”. Questa immagine può essere attualizzata nel mondo post guerra-fredda e della colonialità globale. L’articolo è organizzato in tre parti: la prima ricostruisce le dinamiche di periferizzazione e di formazione di una forza lavoro salariata attraverso i processi di trasformazione agraria scanditi in fasi dall’analisi dei regimi alimentari, la seconda illustra la ristrutturazione dei processi e delle relazioni di produzione, in cui trovano inserimento le migrazioni, a partire dagli anni ’80, attraverso l’organizzazione di gerarchie razzializzate di classe e genere; infine, la terza parte conclusiva presenta una riflessione sui movimenti per la sovranità alimentare per illustrare le forme di lotta “anti-coloniali” o “de-coloniali”, contro l’oppressione e lo sfruttamento all’interno del sistema agro-alimentare.

Colonialità e decolonialità nell'agricoltura mediterranea: lavoro, migrazioni e contadini

Alessandra Corrado
2018-01-01

Abstract

Questo contributo intende analizzare i processi di trasformazione agraria del sud Europa, individuandone la specificità e mettendo a fuoco le attuali forme di lotta e resistenza e vuole anche riflettere sul ruolo che hanno in essi i processi migratori che attraversano il bacino del Mediterraneo, che si costituisce, all’interno dei regimi di mobilità, in “confine”, che può essere pensato come una “ferita coloniale”. Questa immagine può essere attualizzata nel mondo post guerra-fredda e della colonialità globale. L’articolo è organizzato in tre parti: la prima ricostruisce le dinamiche di periferizzazione e di formazione di una forza lavoro salariata attraverso i processi di trasformazione agraria scanditi in fasi dall’analisi dei regimi alimentari, la seconda illustra la ristrutturazione dei processi e delle relazioni di produzione, in cui trovano inserimento le migrazioni, a partire dagli anni ’80, attraverso l’organizzazione di gerarchie razzializzate di classe e genere; infine, la terza parte conclusiva presenta una riflessione sui movimenti per la sovranità alimentare per illustrare le forme di lotta “anti-coloniali” o “de-coloniali”, contro l’oppressione e lo sfruttamento all’interno del sistema agro-alimentare.
2018
colonialità
decolonialità
agricoltura mediterranea
lavoro migrante
sovranità alimentare
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/280305
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