Il saggio esamina 39 manuali di storia per il triennio delle scuole superiori attualmente in commercio per comprendere quanto e come la cosiddetta "nuova storia militare" sia penetrata nella manualistica. L'analisi si focalizza in particolare sulle guerre risorgimentali e sulla guerra al brigantaggio postunitario, fasi della storia italiana sistematicamente trattate dalla manualistica e la cui lettura è stata particolarmente influenzata dai più recenti studi di storia militare. Il quadro che emerge è articolato e ambiguo. Da un lato, esso è caratterizzato da innovazioni e aperture importanti, soprattutto nella direzione di una notevole apertura alle suggestioni della storia culturale e agli studi sul volontariato. Dall’altro lato, però, si evidenzia la tendenza a guardare alle vicende militari italiane senza inserirle nel più ampio quadro internazionale, a dare troppo poca attenzione al ruolo del militare in tempo di pace nonché a giustapporre le novità a prospettive e a considerazioni che appaiono residuo di interpretazioni ormai superate, legate a una idea della storia militare più tradizionale e non priva di sfumature nazionalistiche.
La ricezione della (nuova) storia militare a scuola: guerre risorgimentali e brigantaggio nei manuali delle superiori
Rovinello, Marco
2020-01-01
Abstract
Il saggio esamina 39 manuali di storia per il triennio delle scuole superiori attualmente in commercio per comprendere quanto e come la cosiddetta "nuova storia militare" sia penetrata nella manualistica. L'analisi si focalizza in particolare sulle guerre risorgimentali e sulla guerra al brigantaggio postunitario, fasi della storia italiana sistematicamente trattate dalla manualistica e la cui lettura è stata particolarmente influenzata dai più recenti studi di storia militare. Il quadro che emerge è articolato e ambiguo. Da un lato, esso è caratterizzato da innovazioni e aperture importanti, soprattutto nella direzione di una notevole apertura alle suggestioni della storia culturale e agli studi sul volontariato. Dall’altro lato, però, si evidenzia la tendenza a guardare alle vicende militari italiane senza inserirle nel più ampio quadro internazionale, a dare troppo poca attenzione al ruolo del militare in tempo di pace nonché a giustapporre le novità a prospettive e a considerazioni che appaiono residuo di interpretazioni ormai superate, legate a una idea della storia militare più tradizionale e non priva di sfumature nazionalistiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.