Quando nel 1953 Roland Barthes pubblica Il grado zero della scrittura suggerisce che il romanzo e la storia hanno un profondo legame. Egli ritiene che la letteratura sia in grado di agire là dove la verità storica viene rigettata o nascosta. Essa è il luogo in cui possono trovare spazio istanze e desideri altrimenti considerati impossibili. Più specificamente, la produzione di un testo letterario – in quanto Testo – rappresenta quella speciale attività grazie alla quale ogni essere umano può sottrarsi al potere che la lingua incessantemente esercita, e in qualche modo ri-scrivere le regole del mondo che – esattamente come la sua lingua – gli è stato consegnato alla nascita. Di questo propriamente si tratta nel saggio che qui presentiamo. Protagonista una prostituta, l’utopia messa in scena in La nuova colonia di Luigi Pirandello (1928), è un luminoso esempio di quanto Barthes suggerisce circa il tipo di “rivoluzione permanente” incarnata dalla pratica dello scrivere e, in particolare, dal teatro.
La Spera: la prostituta e l’utopia. La Nuova Colonia di Luigi Pirandello alla luce della semiologia di Roland Barthes
Chiricò DonataWriting – Original Draft Preparation
2020-01-01
Abstract
Quando nel 1953 Roland Barthes pubblica Il grado zero della scrittura suggerisce che il romanzo e la storia hanno un profondo legame. Egli ritiene che la letteratura sia in grado di agire là dove la verità storica viene rigettata o nascosta. Essa è il luogo in cui possono trovare spazio istanze e desideri altrimenti considerati impossibili. Più specificamente, la produzione di un testo letterario – in quanto Testo – rappresenta quella speciale attività grazie alla quale ogni essere umano può sottrarsi al potere che la lingua incessantemente esercita, e in qualche modo ri-scrivere le regole del mondo che – esattamente come la sua lingua – gli è stato consegnato alla nascita. Di questo propriamente si tratta nel saggio che qui presentiamo. Protagonista una prostituta, l’utopia messa in scena in La nuova colonia di Luigi Pirandello (1928), è un luminoso esempio di quanto Barthes suggerisce circa il tipo di “rivoluzione permanente” incarnata dalla pratica dello scrivere e, in particolare, dal teatro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.