Il saggio ricostruisce le tensioni culturali che caratterizzarono l’ambiente romano intorno all’anno cruciale del 1517, per soffermarsi sul ruolo significativo che ebbero i generi della parodia e della satira nella fase più problematica della Chiesa. La presenza di letterati come Ariosto, Berni e Aretino favorì lo sviluppo della comicità pasquinesca, mentre la scrittura in prosa, sulla linea dell’umorismo erasmiano, assunse l’involucro dei dialoghi di Luciano per affrontare tematiche anticlericali.

Roma 1517: parodia e satira anticuriale alla vigilia della Riforma

CASSIANI C
2021-01-01

Abstract

Il saggio ricostruisce le tensioni culturali che caratterizzarono l’ambiente romano intorno all’anno cruciale del 1517, per soffermarsi sul ruolo significativo che ebbero i generi della parodia e della satira nella fase più problematica della Chiesa. La presenza di letterati come Ariosto, Berni e Aretino favorì lo sviluppo della comicità pasquinesca, mentre la scrittura in prosa, sulla linea dell’umorismo erasmiano, assunse l’involucro dei dialoghi di Luciano per affrontare tematiche anticlericali.
2021
Ariosto
Berni
Pasquino
Erasmo
Hutten
Andrea Guarna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/328414
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