Il saggio nella parte iniziale svolge una riflessione sulla tipologia del trattato di Botero, la Ragion di Stato, che offre una sintesi dei due filoni più rappresentativi della tradizione italiana della letteratura politico-morale ‒ simboleggiati dal Cortegiano di Castiglione e dal Principe di Machiavelli. Nella seconda parte si sofferma sull’analisi di alcuni passi dell’opera, particolarmente significativi per chiarire la proposta del libro: il trattato vuole fornire un nuovo paradigma, alternativo a quello di Bodin o di Machiavelli (di cui si recuperano, però, le più importanti categorie concettuali). All’interno di una sistematica trattazione de stato, Botero illustra la sua nuova institutio principis: l’arte del buon governo, finalizzata alla conservazione, si fonda sulla proficua alleanza tra l’ambito ecclesiastico e quello politico.
Il binomio politica e religione nella "Ragion di Stato" di Giovanni Botero: la nuova "institutio principis" per conservare lo Stato
Maria Cristina Figorilli
2021-01-01
Abstract
Il saggio nella parte iniziale svolge una riflessione sulla tipologia del trattato di Botero, la Ragion di Stato, che offre una sintesi dei due filoni più rappresentativi della tradizione italiana della letteratura politico-morale ‒ simboleggiati dal Cortegiano di Castiglione e dal Principe di Machiavelli. Nella seconda parte si sofferma sull’analisi di alcuni passi dell’opera, particolarmente significativi per chiarire la proposta del libro: il trattato vuole fornire un nuovo paradigma, alternativo a quello di Bodin o di Machiavelli (di cui si recuperano, però, le più importanti categorie concettuali). All’interno di una sistematica trattazione de stato, Botero illustra la sua nuova institutio principis: l’arte del buon governo, finalizzata alla conservazione, si fonda sulla proficua alleanza tra l’ambito ecclesiastico e quello politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.