L’articolo propone una riflessione critica sui cantari di Giuliano Dati, Trattato del massimo Prete Ianni e il Secondo cantare dell’India, recentemente editi da Carlotta Mazzoncini (Roma 2020). In essi le finalità letterarie sono inscindibili da un intento religioso e politico, connesso alla secolarizzazione del papato negli anni di Alessandro VI. Infatti la figura del Prete Gianni, sovrano spirituale e temporale di tutto l’Oriente cristiano, che governava un regno vastissimo, presenta precise connessioni col presente; la sua immagine racchiude l’aspirazione alla pace e alla giustizia che caratterizzano l’utopia di una nuova età dell’oro affidata all’imperatore pontefice.
Utopia politica nei cantari "dell'India" di Giuliano Dati
C CASSIANI
2021-01-01
Abstract
L’articolo propone una riflessione critica sui cantari di Giuliano Dati, Trattato del massimo Prete Ianni e il Secondo cantare dell’India, recentemente editi da Carlotta Mazzoncini (Roma 2020). In essi le finalità letterarie sono inscindibili da un intento religioso e politico, connesso alla secolarizzazione del papato negli anni di Alessandro VI. Infatti la figura del Prete Gianni, sovrano spirituale e temporale di tutto l’Oriente cristiano, che governava un regno vastissimo, presenta precise connessioni col presente; la sua immagine racchiude l’aspirazione alla pace e alla giustizia che caratterizzano l’utopia di una nuova età dell’oro affidata all’imperatore pontefice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.