Solo recentemente gli studi musicologici hanno indirizzato la loro attenzione all’indagine sulla musica nel cinema muto italiano nel suo complesso, prendendo cioè in considerazione i contesti di produzione, le prassi di accompagnamento, i repertori musicali adottati, il pubblico. Fino a poco tempo fa la ricerca sulla musica nel cinema muto si era focalizzata sulle partiture espressamente composte per film specifici, le quali, come è noto, rappresentano solamente una piccola percentuale della musica eseguita nei cinema. Mentre le nostre conoscenze circa queste partiture sono piuttosto approfondite, molto meno sappiamo circa la pratica quotidiana di accompagnamento musicale dei film gestita dai piccoli ensembles (le cosiddette “orchestrine”) e dai pianisti solisti.Per questo motivo, questo saggio si indirizza sulla pratica più largamente diffusa nei cinema: l’utilizzo di compilazioni di brani musicali preesistenti per dar vita a un commento musicale filmico. Sebbene la quantità di fonti documentarie dirette in nostro possesso sia limitata, non è impossibile, sulla base di ciò di cui disponiamo, tracciare i lineamenti di tale pratica e descrivere le procedure che venivano adottate dai direttori d’orchestra delle compagini attive nei cinema. Come campione di studio, vengono qui analizzati due commenti musicali basati su compilazioni redatte dal Maestro Estill, direttore d’orchestra del Supercinema di Firenze, per i film Aurora di Murnau (1927) e Ridi, Pagliacco! (1928) di Brenon. Tale analisi è stata integrata con un ampio spoglio di articoli di riviste e di giornali cinematografici dell’epoca, che ha consentito di ampliare le conoscenze circa le modalità di impiego della musica nei cinema. Il quadro storico che è ne emerso traccia una situazione per molti aspetti differente da qualsiasi altro contesto geografico.Attualmente una ricerca di questo tipo può tornare utile non solo alla pura conoscenza storica, ma anche alla promozione del restauro dei commenti musicali originali di importanti film muti, basato su un approccio storicamente informato.
La prassi della compilazione musicale nel cinema muto italiano
TARGA
2016-01-01
Abstract
Solo recentemente gli studi musicologici hanno indirizzato la loro attenzione all’indagine sulla musica nel cinema muto italiano nel suo complesso, prendendo cioè in considerazione i contesti di produzione, le prassi di accompagnamento, i repertori musicali adottati, il pubblico. Fino a poco tempo fa la ricerca sulla musica nel cinema muto si era focalizzata sulle partiture espressamente composte per film specifici, le quali, come è noto, rappresentano solamente una piccola percentuale della musica eseguita nei cinema. Mentre le nostre conoscenze circa queste partiture sono piuttosto approfondite, molto meno sappiamo circa la pratica quotidiana di accompagnamento musicale dei film gestita dai piccoli ensembles (le cosiddette “orchestrine”) e dai pianisti solisti.Per questo motivo, questo saggio si indirizza sulla pratica più largamente diffusa nei cinema: l’utilizzo di compilazioni di brani musicali preesistenti per dar vita a un commento musicale filmico. Sebbene la quantità di fonti documentarie dirette in nostro possesso sia limitata, non è impossibile, sulla base di ciò di cui disponiamo, tracciare i lineamenti di tale pratica e descrivere le procedure che venivano adottate dai direttori d’orchestra delle compagini attive nei cinema. Come campione di studio, vengono qui analizzati due commenti musicali basati su compilazioni redatte dal Maestro Estill, direttore d’orchestra del Supercinema di Firenze, per i film Aurora di Murnau (1927) e Ridi, Pagliacco! (1928) di Brenon. Tale analisi è stata integrata con un ampio spoglio di articoli di riviste e di giornali cinematografici dell’epoca, che ha consentito di ampliare le conoscenze circa le modalità di impiego della musica nei cinema. Il quadro storico che è ne emerso traccia una situazione per molti aspetti differente da qualsiasi altro contesto geografico.Attualmente una ricerca di questo tipo può tornare utile non solo alla pura conoscenza storica, ma anche alla promozione del restauro dei commenti musicali originali di importanti film muti, basato su un approccio storicamente informato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.