Il presente contributo intende prendere in esame il film Guerra e Pace(2020) diretto da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, un’opera che riflettesull’evoluzione delle tecniche di rappresentazione della guerra, partendodal passato remoto, dalle riprese realizzate durante la guerra Italo-turca(1911-1913) diffuse dai cinegiornali, fino alle immagini attuali, l’analisi e ladecostruzione da chi le riceve, l’Unit  di Crisi della Farnesina, e il processodi formazione di chi le produce, gli allievi della scuola ECPAD in Francia.Il film, mostrando una pluralit  di sguardi e visioni, riporta in primo pianol’intervento umano nella costruzione delle immagini di guerra, cos  come nelprocesso di archiviazione, preservazione e re-interpretazione in modo chequeste possano ri-acquisire un valore e una valenza testimoniale. Suddivisoin quattro capitoli, Guerra e Pace investiga ed esplora altrettanti archividi immagini, non semplici dispositivi di memoria, luoghi atti a raccoglieree immagazzinare informazioni preservandole nel tempo ma spazi centralidel potere e delle relazioni sociali che stabiliscono le condizioni per la conoscenza.L’immagine filmica non   solo rappresentativa e illustrativa diun determinato evento ma costitutiva di un’esperienza storica, parte dellastoria nel divenire sua traccia visibile.

Il mestiere delle immagini nel tempo del conflitto: Guerra e Pace di D’Anolfi e Parenti

samuel antichi
2020-01-01

Abstract

Il presente contributo intende prendere in esame il film Guerra e Pace(2020) diretto da Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, un’opera che riflettesull’evoluzione delle tecniche di rappresentazione della guerra, partendodal passato remoto, dalle riprese realizzate durante la guerra Italo-turca(1911-1913) diffuse dai cinegiornali, fino alle immagini attuali, l’analisi e ladecostruzione da chi le riceve, l’Unit  di Crisi della Farnesina, e il processodi formazione di chi le produce, gli allievi della scuola ECPAD in Francia.Il film, mostrando una pluralit  di sguardi e visioni, riporta in primo pianol’intervento umano nella costruzione delle immagini di guerra, cos  come nelprocesso di archiviazione, preservazione e re-interpretazione in modo chequeste possano ri-acquisire un valore e una valenza testimoniale. Suddivisoin quattro capitoli, Guerra e Pace investiga ed esplora altrettanti archividi immagini, non semplici dispositivi di memoria, luoghi atti a raccoglieree immagazzinare informazioni preservandole nel tempo ma spazi centralidel potere e delle relazioni sociali che stabiliscono le condizioni per la conoscenza.L’immagine filmica non   solo rappresentativa e illustrativa diun determinato evento ma costitutiva di un’esperienza storica, parte dellastoria nel divenire sua traccia visibile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/337949
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