Pubblicato undici anni dopo la ne della dittatura franchista, Devocionario. Poesía intima (1986) di Ana Rossetti s’impone nel panorama lirico coevo per il massiccio ricorso ad un corredo tradizionale d’immagini della religione cristiana, risemantizzato nella direzione del racconto soggettivo del desiderio erotico. Attraverso l’analisi di liriche campione, s’intende ragionare sul senso complessivo di una così peculiare scelta stilistica e contenutistica, con la quale l’autrice sembra portare avanti una più ampia ri essione sulla dicibilità stessa del linguaggio poetico. In un contesto storico e culturale profondamente rinnovato, e liberato da ogni forma di controllo, la lirica di Ana Rossetti si confronta con l’oscura, indomabile forza di Eros, riconosciuta come l’unicarealtàingradodicapovolgereeannientarenormeestatutidelsenso.
Al dios (fuera) del lugar. Forme, icone e oggetti del sacro in “Devocionario” di Ana Rossetti
Ida Grasso
2022-01-01
Abstract
Pubblicato undici anni dopo la ne della dittatura franchista, Devocionario. Poesía intima (1986) di Ana Rossetti s’impone nel panorama lirico coevo per il massiccio ricorso ad un corredo tradizionale d’immagini della religione cristiana, risemantizzato nella direzione del racconto soggettivo del desiderio erotico. Attraverso l’analisi di liriche campione, s’intende ragionare sul senso complessivo di una così peculiare scelta stilistica e contenutistica, con la quale l’autrice sembra portare avanti una più ampia ri essione sulla dicibilità stessa del linguaggio poetico. In un contesto storico e culturale profondamente rinnovato, e liberato da ogni forma di controllo, la lirica di Ana Rossetti si confronta con l’oscura, indomabile forza di Eros, riconosciuta come l’unicarealtàingradodicapovolgereeannientarenormeestatutidelsenso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.