Dal bilancio come "bene pubblico" all'auso di bilancio

Il lavoro analizza il bilancio, quale complesso organico di valori e bene pubblico, nel quale si riassumono situazioni soggettive attive e passive finalizzate al soddisfacimento di interessi diffusi. Esso ha la capacità di valere sia come strumento di previsione che rendicontativo nella sua vocazione naturale, che è quella della rappresentazione dei valori alla collettività. La Consulta, nel perseguimento del principio del pareggio di bilancio, ha fornito importati contributi rispetto all’armonizzazione dei bilanci e dei sistemi contabili. Una valutazione del bilancio quale bene pubblico capace di assolvere a funzioni di garanzia e, al contempo, sfociare nell’abuso del diritto nel caso di non veritiera rappresentazione dei valori. La continuità che caratterizza il bilancio fa sì che lo stesso si traduca nella astratta sintesi degli effetti, anche essenziali, di tutte le dinamiche che lo determinano e ne influenzano la sua formazione attraverso un procedimento causale della rappresentazione contabile, cha dalla trasposizione ne acquisiscono efficacia.