Il saggio si sofferma su alcuni esempi di riuso novellistico di Dante dal Trecento al Cinquecento, prendendo in considerazione sia facezie in cui Dante stesso compare come personaggio, nelle vesti di pungentissimo motteggiatore, sia novelle che rielaborano spunti narrativi della Commedia, o ne recuperano tessere e immagini. L’analisi muove da testi di Petrarca e Boccaccio e, attraverso i racconti di Sacchetti, Sercambi, Sermini, Bracciolini, giunge alle novelle di Grazzini, Bandello e Giraldi Cinzio. La ricognizione mostra anche il ruolo non secondario che nel riuso novellistico di Dante svolgono i commenti al poema, nei quali trovano già un primo svolgimento narrativo le vicende cui i versi danteschi alludono velatamente.
Dante nella novellistica: esempi tra Boccaccio e Bandello
Maria Cristina Figorilli
2024-01-01
Abstract
Il saggio si sofferma su alcuni esempi di riuso novellistico di Dante dal Trecento al Cinquecento, prendendo in considerazione sia facezie in cui Dante stesso compare come personaggio, nelle vesti di pungentissimo motteggiatore, sia novelle che rielaborano spunti narrativi della Commedia, o ne recuperano tessere e immagini. L’analisi muove da testi di Petrarca e Boccaccio e, attraverso i racconti di Sacchetti, Sercambi, Sermini, Bracciolini, giunge alle novelle di Grazzini, Bandello e Giraldi Cinzio. La ricognizione mostra anche il ruolo non secondario che nel riuso novellistico di Dante svolgono i commenti al poema, nei quali trovano già un primo svolgimento narrativo le vicende cui i versi danteschi alludono velatamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


