Il contributo intende prendere in esame la produzione letteraria manoscritta di Danese Cataneo, scultore e poeta carrarese, attivo in area veneta nella seconda metà del Cinquecento. La prima parte del saggio è dedicata all’analisi delle opere, trasmesse in forma lacunosa dal ms. Chig., I.VI. 238 (BAV, Roma), caratterizzate da un marcato sperimentalismo metrico e formale. La seconda parte del contributo esamina, invece, la redazione in ventiquattro canti del poema L’Amor di Marfisa (Chig., I.VI. 239), una versione ampliata e formalmente più corretta della princeps, che, come è noto, fu pubblicata incompleta nel 1562 a Venezia per i tipi di Francesco de Franceschi.
«Sì che attendete a essercitare lo scarpello e la penna». Sulla produzione letteraria di Danese Cataneo
Angelo Chiarelli
2023-01-01
Abstract
Il contributo intende prendere in esame la produzione letteraria manoscritta di Danese Cataneo, scultore e poeta carrarese, attivo in area veneta nella seconda metà del Cinquecento. La prima parte del saggio è dedicata all’analisi delle opere, trasmesse in forma lacunosa dal ms. Chig., I.VI. 238 (BAV, Roma), caratterizzate da un marcato sperimentalismo metrico e formale. La seconda parte del contributo esamina, invece, la redazione in ventiquattro canti del poema L’Amor di Marfisa (Chig., I.VI. 239), una versione ampliata e formalmente più corretta della princeps, che, come è noto, fu pubblicata incompleta nel 1562 a Venezia per i tipi di Francesco de Franceschi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.