Manuel de Sumaya (c1679–1755) was the most important early-18th-century cha- pel master active in the Spanish colonies. His stature has been recognized for two centuries, yet only in recent decades has extensive research been carried out on his life and works. Sumaya is mostly known for his villancicos, and the first part of this essay deals with this genre in Spain and Latin America—its cultural context, the colonial Church and its shaping after the Spanish model, the origins of the vil­ lancico, its 16th- and 17th-century development, and the early-18th-century changes introduced in Spain under the Bourbons. The second part introduces Sumaya’s training, production, and style to Italian readers, highlighting some open issues in his biography and stylistic placement. An analysis follows of four villancicos, selected to discuss as many problematic topics, namely, Sumaya’s education and relationship with his teacher, Antonio de Salazar; the 1715 competition for the chapel master position in Mexico City; his harmonic-contrapuntal writing in a strictly vocal villancico; and the importance and role of instruments in shaping his villancicos and as elements of modernity.

Manuel de Sumaya (c. 1679–1755) fu il più importante maestro di cappella attivo nelle colonie spagnole nel primo Settecento, e sebbene la sua importanza sia stata riconosciuta fin dal primo Ottocento, solo negli ultimi decenni sono state svolte approfondite ricerche sulla sua vita e opera. Sumaya è noto soprattutto per i suoi villancicos e la prima parte del saggio tratta di questo genere in Spagna e in America Latina: il contesto culturale e il modello spagnolo di riferimento per la Chiesa coloniale, le possibili origini del villancico, i suoi sviluppi cinque-seicenteschi e i mutamenti introdotti in Spagna nel primo Settecento, sotto la dinastia dei Borbone. La seconda parte descrive per il lettore italiano la formazione, la produzione e lo stile di Sumaya, evidenziando le questioni irrisolte sia nella biografia che nella collocazione del suo stile. Segue l’analisi di quattro brani, scelti per approfondire quattro argomenti ancora problematici: la formazione di Sumaya e il rapporto con il suo maestro Antonio de Salazar; il concorso del 1715 per l’assunzione come maestro di cappella a Città del Messico; le caratteristiche della sua scrittura armonico-contrappuntistica in un villancico prettamente vocale; e l’importanza e la funzione degli strumenti nella costruzione formale del villancico e come elementi di modernità.

Il villancico barocco in Spagna e nelle colonie dell’America Latina: lo splendente stile armonico-contrappuntistico di Manuel de Sumaya

Egidio Pozzi
Membro del Collaboration Group
2024-01-01

Abstract

Manuel de Sumaya (c1679–1755) was the most important early-18th-century cha- pel master active in the Spanish colonies. His stature has been recognized for two centuries, yet only in recent decades has extensive research been carried out on his life and works. Sumaya is mostly known for his villancicos, and the first part of this essay deals with this genre in Spain and Latin America—its cultural context, the colonial Church and its shaping after the Spanish model, the origins of the vil­ lancico, its 16th- and 17th-century development, and the early-18th-century changes introduced in Spain under the Bourbons. The second part introduces Sumaya’s training, production, and style to Italian readers, highlighting some open issues in his biography and stylistic placement. An analysis follows of four villancicos, selected to discuss as many problematic topics, namely, Sumaya’s education and relationship with his teacher, Antonio de Salazar; the 1715 competition for the chapel master position in Mexico City; his harmonic-contrapuntal writing in a strictly vocal villancico; and the importance and role of instruments in shaping his villancicos and as elements of modernity.
2024
Manuel de Sumaya (c. 1679–1755) fu il più importante maestro di cappella attivo nelle colonie spagnole nel primo Settecento, e sebbene la sua importanza sia stata riconosciuta fin dal primo Ottocento, solo negli ultimi decenni sono state svolte approfondite ricerche sulla sua vita e opera. Sumaya è noto soprattutto per i suoi villancicos e la prima parte del saggio tratta di questo genere in Spagna e in America Latina: il contesto culturale e il modello spagnolo di riferimento per la Chiesa coloniale, le possibili origini del villancico, i suoi sviluppi cinque-seicenteschi e i mutamenti introdotti in Spagna nel primo Settecento, sotto la dinastia dei Borbone. La seconda parte descrive per il lettore italiano la formazione, la produzione e lo stile di Sumaya, evidenziando le questioni irrisolte sia nella biografia che nella collocazione del suo stile. Segue l’analisi di quattro brani, scelti per approfondire quattro argomenti ancora problematici: la formazione di Sumaya e il rapporto con il suo maestro Antonio de Salazar; il concorso del 1715 per l’assunzione come maestro di cappella a Città del Messico; le caratteristiche della sua scrittura armonico-contrappuntistica in un villancico prettamente vocale; e l’importanza e la funzione degli strumenti nella costruzione formale del villancico e come elementi di modernità.
Villancico, New Spain, Manuel de Sumaya, Baroque, analysis
Villancico, Nueva España, Manuel de Sumaya, barocco, analisi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/380321
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