Introduzione: Le patologie tempo dipendenti sono patologie i cui outcome clinici risultano fortemente condizionati dalle decisioni e dagli interventi messi in atto nelle prime ore dall’insorgenza dei sintomi e dei segni. Nel DM n.70 del 2 aprile 2015 è prevista un’integrazione tra attività ospedaliera e territoriale con particolare riferimento alle reti tempo dipendenti la cui definizione a livello regionale tiene conto, comunque, delle linee guida organizzative previste nell’accordo stato regioni del 24 gennaio 2018. Fino al 5 dicembre 2023, in Calabria, per effettuare una richiesta di soccorso era necessario comporre il numero di emergenza sanitaria 118. L’operatore della C.O. che rispondeva alla chiamata doveva prioritariamente localizzare il paziente o il luogo dell’evento tramite una serie di domande mirate alla raccolta di informazioni sull’indirizzo e sui punti di riferimento prossimi al luogo dell’intervento, e solo successivamente rilevare i bisogni dell’utente. L’implementazione del nuovo modello di EMG/URG ha cambiato notevolmente la gestione dell’assistenza extraospedaliera. Con la costituzione del NUE e l’allestimento di una Centrale Unica Regionale con sede nella cittadella di Catanzaro che si occupa dello smistamento della chiamata all’ente competente a seconda del tipo di emergenza/ intervento necessario, la localizzazione del chiamante tramite l’introduzione di nuovi sistemi di geolocalizzazione, il potenziamento tecnologico delle sale operative e l’aumento significativo del numero dei mezzi di soccorso dedicati all’Emergenza-Urgenza Territoriale, hanno portato a dei significativi cambiamenti nella gestione delle patologie tempo-dipendenti. L’obiettivo di questo studio è quello di valutare se la digitalizzazione dei processi e l’utilizzo di device di ultima generazione abbiano migliorato i tempi di gestione, gli outcome dei pazienti con Sindrome Coronarica Acuta e la coordinazione tra S.O., MSA/MSB e ospedale. Materiale e metodi: È stato condotto uno studio osservazionale prospettico presso la Centrale Operativa NUE 112 di Cosenza. La raccolta dati è stata retrospettiva e si è svolta dall’1/11/2023 al 31/04/2024, suddividendo i dati in due trimestri: pre e post riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza (da 118 a 112). Sono stati inclusi nello studio tutti i pazienti, uomini e donne, di età pari o superiore a 18 anni che hanno effettuato una chiamata al sistema di emergenza e con successiva diagnosi di sindrome coronarica acuta (SCA), comprendente STEMI e N-STEMI, classificati con codice alfanumerico C02 (cardiocircolatoria) e con sintomatologia suggestiva di origine cardiaca. Sono stati esclusi i pazienti con diagnosi di arresto cardiocircolatorio, alterazioni del ritmo, scompenso cardiaco, altre condizioni cardiocircolatorie, ipo e ipertensione. Nel primo gruppo (pre riorganizzazione) sono stati inclusi 1032 pazienti, mentre nel secondo gruppo (post riorganizzazione) sono stati inclusi 1618 pazienti. I dati sono stati estratti da due applicativi informatici differenti: dal 1/11/2023 al 31/01/2024 sono stati utilizzati i dati del vecchio sistema di gestione “Sies 118” mentre dal 01/02/2024 fino al 31/04/2024 sono stati utilizzati i dati del nuovo sistema “Beta 80”. L’analisi statistica è stata effettuata per confrontare le differenze di organizzazione, gestione e processo di cura tra i due periodi, con particolare attenzione ai tempi di intervento e agli outcome clinici dei pazienti con SCA. Risultati: Dopo l’aggiornamento del sistema, il personale della centrale operativa ha riscontrato che la gestione dell’infarto da parte del team di emergenza avviene nella maggior parte dei casi tra gli 8 e i 20 minuti. È stato osservato un miglioramento significativo nella coordinazione tra le squadre MSA/MSB e i reparti ospedalieri, con una riduzione dei tempi di intervento e un miglioramento degli outcome clinici dei pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA). L’informatizzazione e l’ottimizzazione dei tempi hanno portato a migliorie sia nella gestione del paziente che negli outcomes clinici. Inoltre, il coordinamento tra il personale della centrale operativa, i mezzi di soccorso e gli ospedali è stato notevolmente migliorato. In particolare, nel caso della sindrome coronarica acuta, l’uso della telecardiologia consente alla centrale operativa di coordinarsi direttamente con il personale dell’emodinamica, permettendo al paziente di essere trasferito in sala emodinamica, dove tutto è già pronto per eseguire la coronarografia e l’angioplastica coronarica. Discussione: L’obiettivo dello studio è quello di indagare su come l’informatizzazione dei collegamenti tra le sale operative 118, le postazioni MSB, MSA1-2 e i reparti afferenti alle reti tempo dipendenti determini migliori performance, nonché maggiore rapidità e precisione degli interventi, oltre a una maggiore sicurezza dei percorsi diagnostici. La digitalizzazione dei processi del sistema di EMG/URG ha mostrato vantaggi significativi sulla qualità del servizio, in primis in termini temporali, ma anche in termini di sicurezza, coordinamento e lavoro in equipe sia da remoto che sul territorio. Conclusioni: La digitalizzazione dei processi di gestione delle emergenze sanitarie ha migliorato significativamente la qualità del servizio, riducendo i tempi di intervento e aumentando la precisione e la sicurezza degli interventi. Questo studio suggerisce che ulteriori investimenti in tecnologia e formazione del personale possono portare a ulteriori miglioramenti nella gestione delle emergenze sanitarie.

La digitalizzazione nella gestione delle patologie time-dipendente_uno studio osservazinale retrospettivo nel territorio calabrese

Laratta M;Limonti F;Ramacciati N
2024-01-01

Abstract

Introduzione: Le patologie tempo dipendenti sono patologie i cui outcome clinici risultano fortemente condizionati dalle decisioni e dagli interventi messi in atto nelle prime ore dall’insorgenza dei sintomi e dei segni. Nel DM n.70 del 2 aprile 2015 è prevista un’integrazione tra attività ospedaliera e territoriale con particolare riferimento alle reti tempo dipendenti la cui definizione a livello regionale tiene conto, comunque, delle linee guida organizzative previste nell’accordo stato regioni del 24 gennaio 2018. Fino al 5 dicembre 2023, in Calabria, per effettuare una richiesta di soccorso era necessario comporre il numero di emergenza sanitaria 118. L’operatore della C.O. che rispondeva alla chiamata doveva prioritariamente localizzare il paziente o il luogo dell’evento tramite una serie di domande mirate alla raccolta di informazioni sull’indirizzo e sui punti di riferimento prossimi al luogo dell’intervento, e solo successivamente rilevare i bisogni dell’utente. L’implementazione del nuovo modello di EMG/URG ha cambiato notevolmente la gestione dell’assistenza extraospedaliera. Con la costituzione del NUE e l’allestimento di una Centrale Unica Regionale con sede nella cittadella di Catanzaro che si occupa dello smistamento della chiamata all’ente competente a seconda del tipo di emergenza/ intervento necessario, la localizzazione del chiamante tramite l’introduzione di nuovi sistemi di geolocalizzazione, il potenziamento tecnologico delle sale operative e l’aumento significativo del numero dei mezzi di soccorso dedicati all’Emergenza-Urgenza Territoriale, hanno portato a dei significativi cambiamenti nella gestione delle patologie tempo-dipendenti. L’obiettivo di questo studio è quello di valutare se la digitalizzazione dei processi e l’utilizzo di device di ultima generazione abbiano migliorato i tempi di gestione, gli outcome dei pazienti con Sindrome Coronarica Acuta e la coordinazione tra S.O., MSA/MSB e ospedale. Materiale e metodi: È stato condotto uno studio osservazionale prospettico presso la Centrale Operativa NUE 112 di Cosenza. La raccolta dati è stata retrospettiva e si è svolta dall’1/11/2023 al 31/04/2024, suddividendo i dati in due trimestri: pre e post riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza (da 118 a 112). Sono stati inclusi nello studio tutti i pazienti, uomini e donne, di età pari o superiore a 18 anni che hanno effettuato una chiamata al sistema di emergenza e con successiva diagnosi di sindrome coronarica acuta (SCA), comprendente STEMI e N-STEMI, classificati con codice alfanumerico C02 (cardiocircolatoria) e con sintomatologia suggestiva di origine cardiaca. Sono stati esclusi i pazienti con diagnosi di arresto cardiocircolatorio, alterazioni del ritmo, scompenso cardiaco, altre condizioni cardiocircolatorie, ipo e ipertensione. Nel primo gruppo (pre riorganizzazione) sono stati inclusi 1032 pazienti, mentre nel secondo gruppo (post riorganizzazione) sono stati inclusi 1618 pazienti. I dati sono stati estratti da due applicativi informatici differenti: dal 1/11/2023 al 31/01/2024 sono stati utilizzati i dati del vecchio sistema di gestione “Sies 118” mentre dal 01/02/2024 fino al 31/04/2024 sono stati utilizzati i dati del nuovo sistema “Beta 80”. L’analisi statistica è stata effettuata per confrontare le differenze di organizzazione, gestione e processo di cura tra i due periodi, con particolare attenzione ai tempi di intervento e agli outcome clinici dei pazienti con SCA. Risultati: Dopo l’aggiornamento del sistema, il personale della centrale operativa ha riscontrato che la gestione dell’infarto da parte del team di emergenza avviene nella maggior parte dei casi tra gli 8 e i 20 minuti. È stato osservato un miglioramento significativo nella coordinazione tra le squadre MSA/MSB e i reparti ospedalieri, con una riduzione dei tempi di intervento e un miglioramento degli outcome clinici dei pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA). L’informatizzazione e l’ottimizzazione dei tempi hanno portato a migliorie sia nella gestione del paziente che negli outcomes clinici. Inoltre, il coordinamento tra il personale della centrale operativa, i mezzi di soccorso e gli ospedali è stato notevolmente migliorato. In particolare, nel caso della sindrome coronarica acuta, l’uso della telecardiologia consente alla centrale operativa di coordinarsi direttamente con il personale dell’emodinamica, permettendo al paziente di essere trasferito in sala emodinamica, dove tutto è già pronto per eseguire la coronarografia e l’angioplastica coronarica. Discussione: L’obiettivo dello studio è quello di indagare su come l’informatizzazione dei collegamenti tra le sale operative 118, le postazioni MSB, MSA1-2 e i reparti afferenti alle reti tempo dipendenti determini migliori performance, nonché maggiore rapidità e precisione degli interventi, oltre a una maggiore sicurezza dei percorsi diagnostici. La digitalizzazione dei processi del sistema di EMG/URG ha mostrato vantaggi significativi sulla qualità del servizio, in primis in termini temporali, ma anche in termini di sicurezza, coordinamento e lavoro in equipe sia da remoto che sul territorio. Conclusioni: La digitalizzazione dei processi di gestione delle emergenze sanitarie ha migliorato significativamente la qualità del servizio, riducendo i tempi di intervento e aumentando la precisione e la sicurezza degli interventi. Questo studio suggerisce che ulteriori investimenti in tecnologia e formazione del personale possono portare a ulteriori miglioramenti nella gestione delle emergenze sanitarie.
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