L’articolo analizza alcune novelle di Ortensio Lando pubblicate nei 'Varii componimenti' (Venezia, Giolito, 1552) – libro improntato al serio-ludere –, concentrando l’attenzione sulla specificità della scrittura landiana rispetto alla tradizione. Le novelle sono state studiate da una parte in relazione ai contenuti più tipici trattati da Lando nelle altre sue opere, dall’altra in rapporto al modello del genere novellistico, il 'Decameron', e ad altri testi della narrativa breve post-boccacciana. Per quanto riguarda i contenuti delle novelle, è emersa la vicinanza con i 'Paradossi', i 'Sermoni funebri' e la 'Sferza de’ scrittori antichi e moderni'; per quanto riguarda il rapporto con Boccaccio e gli altri autori di novelle (Sacchetti e Sercambi) è risultata evidente la tendenza a moralizzare, secondo istanze di riforma spirituale, ispirate alle idee di Erasmo e Cornelio Agrippa. Infine, attenzione particolare è stata riservata alle rubriche, spazio in cui Lando riversa la sua volontà di innovare e di stabilire un rapporto ambiguo con il lettore.

Serio e faceto nelle novelle di Ortensio Lando

Maria Cristina Figorilli
2025-01-01

Abstract

L’articolo analizza alcune novelle di Ortensio Lando pubblicate nei 'Varii componimenti' (Venezia, Giolito, 1552) – libro improntato al serio-ludere –, concentrando l’attenzione sulla specificità della scrittura landiana rispetto alla tradizione. Le novelle sono state studiate da una parte in relazione ai contenuti più tipici trattati da Lando nelle altre sue opere, dall’altra in rapporto al modello del genere novellistico, il 'Decameron', e ad altri testi della narrativa breve post-boccacciana. Per quanto riguarda i contenuti delle novelle, è emersa la vicinanza con i 'Paradossi', i 'Sermoni funebri' e la 'Sferza de’ scrittori antichi e moderni'; per quanto riguarda il rapporto con Boccaccio e gli altri autori di novelle (Sacchetti e Sercambi) è risultata evidente la tendenza a moralizzare, secondo istanze di riforma spirituale, ispirate alle idee di Erasmo e Cornelio Agrippa. Infine, attenzione particolare è stata riservata alle rubriche, spazio in cui Lando riversa la sua volontà di innovare e di stabilire un rapporto ambiguo con il lettore.
2025
Ortensio Lando; novella; novella post-decameroniana; letteratura italiana del Rinascimento; poligrafi del Cinquecento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/387777
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