Le fortezze e le fortificazioni rappresentano un tema di architettura militare in cui l’innovazione tecnica ha orientato l’evoluzione della cultura progettuale civile impattando così, attraverso realizzazioni sistemiche, gli equilibri della forma urbana contemporanea. L’introduzione della polvere da sparo nelle attività ossidionali ha repentinamente reso obsolete le morfologie delle architetture difensive delle città europee e ha condotto, attraverso il particolare medium del “trattato di architettura”, alla codifica di nuovi metodi e tipi progettuali. Il saggio, attraverso la lente dei trattati di architettura (di stampo civile e militare) e la ricostruzione del processo morfogenetico di due casi studio, enuclea e discute temi di fondamentale rilevanza per la contemporanea cultura progettuale: la relazione tra genius loci e l’adozione di modelli progettuali; l’influenza della tecnica nella genesi delle forme architettoniche e urbane; il valore simbolico di queste forme; il ruolo dei media nella costruzione delle posture progettuali; e soprattutto la relazione dialettica tra teoria e prassi progettuale. Il saggio, quindi, propone una modalità di lettura che dalla prospettiva storica intende sempre trarre indirizzi per riflessioni di carattere metodologico, oltre che critici, in chiave contemporanea.
Riflessioni sul rapporto tra forma, tecnica e trattatistica attraverso un tema di architettura militare. Letture su teoria e prassi progettuale per mezzo di due fortezze “alla moderna
Giuseppe Canestrino
2024-01-01
Abstract
Le fortezze e le fortificazioni rappresentano un tema di architettura militare in cui l’innovazione tecnica ha orientato l’evoluzione della cultura progettuale civile impattando così, attraverso realizzazioni sistemiche, gli equilibri della forma urbana contemporanea. L’introduzione della polvere da sparo nelle attività ossidionali ha repentinamente reso obsolete le morfologie delle architetture difensive delle città europee e ha condotto, attraverso il particolare medium del “trattato di architettura”, alla codifica di nuovi metodi e tipi progettuali. Il saggio, attraverso la lente dei trattati di architettura (di stampo civile e militare) e la ricostruzione del processo morfogenetico di due casi studio, enuclea e discute temi di fondamentale rilevanza per la contemporanea cultura progettuale: la relazione tra genius loci e l’adozione di modelli progettuali; l’influenza della tecnica nella genesi delle forme architettoniche e urbane; il valore simbolico di queste forme; il ruolo dei media nella costruzione delle posture progettuali; e soprattutto la relazione dialettica tra teoria e prassi progettuale. Il saggio, quindi, propone una modalità di lettura che dalla prospettiva storica intende sempre trarre indirizzi per riflessioni di carattere metodologico, oltre che critici, in chiave contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


