Nell’ampio panorama delle fortificazioni e dell’architettura militare, le fortezze “alla moderna” si distinguono come manufatti architettonici dalle marcate caratteristiche formali, la cui evoluzione rivela affascinanti dinamiche di dialogo tra passato e presente. Originariamente progettate a scopo difensivo, queste strutture hanno subito profonde trasformazioni nel corso del tempo, assumendo diversi ruoli simbolici e sociali, spesso legati ai cambiamenti che hanno contribuito a determinare nel contesto urbano. Di particolare interesse sono i casi della fortezza di Ferrara, oggi simbolo dell’insicurezza urbana, e del Forte Urbano di Castelfranco Emilia, che attualmente ospita una casa di lavoro e di detenzione. Queste due fortezze hanno così assunto un ruolo marginale nell’equilibrio del tessuto urbano, dopo essere state per diversi secoli al centro del dibattito politico cittadino, anche perché manifestazioni fisiche del controllo dello Stato Ecclesiastico sui suoi territori. Per la fortezza di Ferrara e il Forte Urbano appare necessario costruire un percorso progettuale che integri analisi storiche, tipologiche e sociologiche, aprendo la strada a nuovi approcci per il riuso di questo prezioso patrimonio architettonico. L’articolo si propone di promuovere questa agenda attraverso un approccio che aspira a stimolare un dialogo progettuale interdisciplinare e multiscalare.
Due fortezze “alla moderna” ai margini della forma urbana. Un’istruttoria progettuale per Ferrara e Castelfranco Emilia
Roberta Lucente;Giuseppe Canestrino;Gilda Catalano
2024-01-01
Abstract
Nell’ampio panorama delle fortificazioni e dell’architettura militare, le fortezze “alla moderna” si distinguono come manufatti architettonici dalle marcate caratteristiche formali, la cui evoluzione rivela affascinanti dinamiche di dialogo tra passato e presente. Originariamente progettate a scopo difensivo, queste strutture hanno subito profonde trasformazioni nel corso del tempo, assumendo diversi ruoli simbolici e sociali, spesso legati ai cambiamenti che hanno contribuito a determinare nel contesto urbano. Di particolare interesse sono i casi della fortezza di Ferrara, oggi simbolo dell’insicurezza urbana, e del Forte Urbano di Castelfranco Emilia, che attualmente ospita una casa di lavoro e di detenzione. Queste due fortezze hanno così assunto un ruolo marginale nell’equilibrio del tessuto urbano, dopo essere state per diversi secoli al centro del dibattito politico cittadino, anche perché manifestazioni fisiche del controllo dello Stato Ecclesiastico sui suoi territori. Per la fortezza di Ferrara e il Forte Urbano appare necessario costruire un percorso progettuale che integri analisi storiche, tipologiche e sociologiche, aprendo la strada a nuovi approcci per il riuso di questo prezioso patrimonio architettonico. L’articolo si propone di promuovere questa agenda attraverso un approccio che aspira a stimolare un dialogo progettuale interdisciplinare e multiscalare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


