Musicality is commonly defined as a set of abilities regarding the perception, appreciation and production of music. Studies on musicality tie this phenomenon to music without, however, providing an all-encompassing and unambiguous definition of what music is considered to be. The concept of music is complex to pin down as it changes across time and cultures and embraces a vast and often contrasting array of phenomena. I argue that studies on musicality may lend an incomplete picture of the subject by not fully defining its scope of action. My research on Calabrian sounding objects brought to light individuals who demonstrate the abilities commonly attributed to musicality but outside a musical context. These individuals defy the current definition of musicality, especially challenging its strong association with music. The article discusses Calabrian sounding objects and the refined musical abilities of people who make sound with these devices. It brings into the picture individuals who show refined abilities with sound, providing substantial evidence that the skills attributed to musicality are not necessarily linked to music. Drawing on extensive ethnographic data, this paper provides an ethnomusicological perspective on the study of musicality and calls for a new and more encompassing definition, one that is not bound to a specific definition of music.

La musicalità è comunemente definita come un insieme di capacità riguardanti la percezione, l’apprezzamento e la produzione di musica. Gli studi sulla musicalità legano questo fenomeno alla musica senza, tuttavia, fornire una definizione chiara e onnicomprensiva di cosa si intenda col termine musica. Il concetto di musica è difficile da determinare poiché varia nel tempo e in relazione agli orizzonti cultuali e comprende un vasta gamma di fenomeni. Non definendo appropriatamente il proprio ambito d’indagine, gli studi sulla musicalità potrebbero fornire una visione incompleta del problema. La mia ricerca sugli oggetti sonori della tradizione calabrese ha portato alla luce individui che dimostrano di possedere le capacità normalmente attribuite alla musicalità anche se agiscono in contesti estranei al fare musica. Tali individui sfuggono alla definizione corrente di musicalità, sfidando in particolare il suo legame indisso- lubile con la musica. Questo articolo discute gli oggetti sonori della Calabria e le sviluppatis- sime abilità musicali dimostrate da coloro che usano tali dispositivi. Discute di individui che mostrano abilità raffinatissime concernenti il suono, fornendo prove sostanziali che le capacità attribuite alla musicalità non sono necessariamente legate alla musica. Attraverso una indagine etnografica approfondita, questo articolo fornisce una prospettiva etnomusicologica sullo studio della musicalità e invoca la necessità di una definizione più ampia del fenomeno che non sia legata ad una specifica definizione di musica.

The musicality of sounding objects. An ethnomusicological perspective on the study of musicality

Christian Ferlaino
2024-01-01

Abstract

Musicality is commonly defined as a set of abilities regarding the perception, appreciation and production of music. Studies on musicality tie this phenomenon to music without, however, providing an all-encompassing and unambiguous definition of what music is considered to be. The concept of music is complex to pin down as it changes across time and cultures and embraces a vast and often contrasting array of phenomena. I argue that studies on musicality may lend an incomplete picture of the subject by not fully defining its scope of action. My research on Calabrian sounding objects brought to light individuals who demonstrate the abilities commonly attributed to musicality but outside a musical context. These individuals defy the current definition of musicality, especially challenging its strong association with music. The article discusses Calabrian sounding objects and the refined musical abilities of people who make sound with these devices. It brings into the picture individuals who show refined abilities with sound, providing substantial evidence that the skills attributed to musicality are not necessarily linked to music. Drawing on extensive ethnographic data, this paper provides an ethnomusicological perspective on the study of musicality and calls for a new and more encompassing definition, one that is not bound to a specific definition of music.
2024
La musicalità è comunemente definita come un insieme di capacità riguardanti la percezione, l’apprezzamento e la produzione di musica. Gli studi sulla musicalità legano questo fenomeno alla musica senza, tuttavia, fornire una definizione chiara e onnicomprensiva di cosa si intenda col termine musica. Il concetto di musica è difficile da determinare poiché varia nel tempo e in relazione agli orizzonti cultuali e comprende un vasta gamma di fenomeni. Non definendo appropriatamente il proprio ambito d’indagine, gli studi sulla musicalità potrebbero fornire una visione incompleta del problema. La mia ricerca sugli oggetti sonori della tradizione calabrese ha portato alla luce individui che dimostrano di possedere le capacità normalmente attribuite alla musicalità anche se agiscono in contesti estranei al fare musica. Tali individui sfuggono alla definizione corrente di musicalità, sfidando in particolare il suo legame indisso- lubile con la musica. Questo articolo discute gli oggetti sonori della Calabria e le sviluppatis- sime abilità musicali dimostrate da coloro che usano tali dispositivi. Discute di individui che mostrano abilità raffinatissime concernenti il suono, fornendo prove sostanziali che le capacità attribuite alla musicalità non sono necessariamente legate alla musica. Attraverso una indagine etnografica approfondita, questo articolo fornisce una prospettiva etnomusicologica sullo studio della musicalità e invoca la necessità di una definizione più ampia del fenomeno che non sia legata ad una specifica definizione di musica.
musicalità, suono, musica, etnomusicologia, calabria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/393597
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