I cavalier serventi ad alcuni apparivano come dei cortigiani del potere o come attori di una ridicola e falsa commedia, ma dietro la loro leggerezza e superficialità si nascondeva una realtà complessa. Una moda non è solo un fenomeno frivolo e salottiero, ma è lo specchio, anche se a volte deformante, della mentalità di un gruppo sociale. Quei giovani che saltellavano intorno alle dame in una esplosione di colori, eleganza e gesti costruiti, erano un'allegoria necessaria per esprimere certi moti dell'animo dell'aristocrazia riguardo alle donne. I cicisbei non erano un segno di eccesso o di decadenza e non rappresentavano uno strappo all'ideale dell'onore aristocratico, ma esprimevano e mettevano in scena, consapevolmente o inconsapevolmente, sentimenti che erano sepmpre appartenuti alla mentalità nobile e si richiamavano agli ideali cavallereschi e all'amor cortese. Non erano certamente degli eroi sobri e austeri, non mostravano il loro lavoro nei tornei, non riportavano ferite in battaglia per la gloria del re, non mettevano a repentaglio la vita per gli ideali dell'onore, ma come i mitici cavalieri del passato, a loro modo si sacrificavano e mettevano la loro vita al servizio dei signori e delle nobildonne in nome di puri ideali.
Cicisbei e cavalier serventi. Aristocrazia e moda nel Settecento italiano
SOLE, Giovanni
2006-01-01
Abstract
I cavalier serventi ad alcuni apparivano come dei cortigiani del potere o come attori di una ridicola e falsa commedia, ma dietro la loro leggerezza e superficialità si nascondeva una realtà complessa. Una moda non è solo un fenomeno frivolo e salottiero, ma è lo specchio, anche se a volte deformante, della mentalità di un gruppo sociale. Quei giovani che saltellavano intorno alle dame in una esplosione di colori, eleganza e gesti costruiti, erano un'allegoria necessaria per esprimere certi moti dell'animo dell'aristocrazia riguardo alle donne. I cicisbei non erano un segno di eccesso o di decadenza e non rappresentavano uno strappo all'ideale dell'onore aristocratico, ma esprimevano e mettevano in scena, consapevolmente o inconsapevolmente, sentimenti che erano sepmpre appartenuti alla mentalità nobile e si richiamavano agli ideali cavallereschi e all'amor cortese. Non erano certamente degli eroi sobri e austeri, non mostravano il loro lavoro nei tornei, non riportavano ferite in battaglia per la gloria del re, non mettevano a repentaglio la vita per gli ideali dell'onore, ma come i mitici cavalieri del passato, a loro modo si sacrificavano e mettevano la loro vita al servizio dei signori e delle nobildonne in nome di puri ideali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.