Nel ventennio fascista in Calabria furono attivi diversi gruppi di pentecostali, o, come venivano chiamati, "tremolanti". Soprattutto contadini, braccianti e poveri artigiani, si riunivano regolarmente nelle loro abitazioni per pregare e leggere passi delle Sacre Scritture, per vivere una nuova pentecoste. Alla metà degli anni trenta, nonostante la maggior parte dei pentecostali si disinteressavano alle vicende politiche (molti addirittura simpatizzavano per il fascismo e apprezzavano le doti carismatiche di Mussolini), la loro religione fu vietata dal governo perchè ritenuta pericolosa alla "salute psichica e fisica della razza".
Lingue di fuoco, miracoli e apocalisse. I pentecostali calabresi nel ventennio fascista
SOLE, Giovanni
2002-01-01
Abstract
Nel ventennio fascista in Calabria furono attivi diversi gruppi di pentecostali, o, come venivano chiamati, "tremolanti". Soprattutto contadini, braccianti e poveri artigiani, si riunivano regolarmente nelle loro abitazioni per pregare e leggere passi delle Sacre Scritture, per vivere una nuova pentecoste. Alla metà degli anni trenta, nonostante la maggior parte dei pentecostali si disinteressavano alle vicende politiche (molti addirittura simpatizzavano per il fascismo e apprezzavano le doti carismatiche di Mussolini), la loro religione fu vietata dal governo perchè ritenuta pericolosa alla "salute psichica e fisica della razza".File in questo prodotto:
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