Se il cervello preferisce informazioni che hanno la forma di una margherita, è inutile insistere sui rettangoli: modellando il nostro input attraverso il CLIL

Ting Yen
Writing – Original Draft Preparation
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2017-01-01

2017
Quando insegniamo, insegniamo ai cervelli. Sebbene non sappiamo ancora le parole magiche che permettono agli studenti di comprendere bene la Tavola Periodica, sappiamo però qualcosa sul cervello che ci aiuta a capire come non insegnare. In questo breve articolo, vorremmo fornire agli insegnanti i dati di letteratura nell'ambito delle neuroscienze e delle scienze cognitive, e dare indicazioni provenienti da esperimenti di laboratorio che possano guidare l’insegnante a progettare un input che sia più “brain-compatible”. In dettaglio, cercheremo di capire come le "neuroscienze dell'apprendimento" sono state integrate nei materiali di apprendimento CLIL (Content and Language Integrated Learning). Ciò permette di comprendere come l'ambiente CLIL ci renda naturalmente più consapevoli della complessità dell’apprendimento, proprio in virtù del fatto che gli studenti CLIL nella scuola secondaria devono imparare contenuti complessi e a volta astratti attraverso una lingua straniera.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11770/269182
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