Dimensioni dell'obbedienza in san Bonaventura: il caso analitico della superbia di Lucifero

Due sono i punti salienti di questo testo: il primo, mostrare come san Bonaventura, attraverso una revisione dell’argomento unico, manifesti il suo solido realismo metafisico al cui interno la realtà del Creatore è immediatamente affermata dalla stessa esistenza della creatura; il secondo, mostrare come la sua analisi semantica dell’orgoglio di Lucifero si collochi in un contesto di immediatezza della relazione di obbedienza tra creatura e Creatore. Il peccato di Lucifero inizia nella presunzione, si consuma nell’ambizione e si conferma nell’invidia e nell’odio, realizzando una perfetta negazione della carità. La convincente analisi bonaventuriana ci conduce verso l’antropologia dell’obbedienza intesa come linguaggio costitutivo del soggetto umano; a partire dal fatto stesso dell’esistenza, noi siamo in una relazione con il Creatore che implica obbedienza oppure la sua negazione, la disobbedienza.