La Suprema Corte, con la sentenza 11 maggio 2023, n. 12813, fornisce un rilevante contributo nell’esegesi dell’art. 552 c.c. – norma della quale si dubita della reale utilità nell’attuale sistema improntato al principio dell’invariabilità delle quote di legitti- ma – aprendone ad una nuova interpretazione funzionale che lo vede concorrere, nel contesto della successione per rappresentazione, unitamente agli istituti dell’impu- tazione ex se e della collazione verso l’obiettivo di garantire l’«identità quantitativa» della quota spettante a ciascuna stirpe generata dal de cuius; obiettivo che si pone come momento di composizione di quel coacervo di contrapposti interessi coinvolti dal fenomeno devolutivo che, almeno potenzialmente, potrebbero essere lesi dalla meccanica applicazione dell’istituto della rappresentazione.
Invariabilità delle quote di legittima e conservazione dell’«identità quantitativa» della quota ereditaria nella successione per rappresentazione: note a margine dell’art. 552 c.c.
Pasquale Laghi
2024-01-01
Abstract
La Suprema Corte, con la sentenza 11 maggio 2023, n. 12813, fornisce un rilevante contributo nell’esegesi dell’art. 552 c.c. – norma della quale si dubita della reale utilità nell’attuale sistema improntato al principio dell’invariabilità delle quote di legitti- ma – aprendone ad una nuova interpretazione funzionale che lo vede concorrere, nel contesto della successione per rappresentazione, unitamente agli istituti dell’impu- tazione ex se e della collazione verso l’obiettivo di garantire l’«identità quantitativa» della quota spettante a ciascuna stirpe generata dal de cuius; obiettivo che si pone come momento di composizione di quel coacervo di contrapposti interessi coinvolti dal fenomeno devolutivo che, almeno potenzialmente, potrebbero essere lesi dalla meccanica applicazione dell’istituto della rappresentazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.